3829 recensioni a vostra disposizione!
   
 
 

SYRIANA
(SYRIANA)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 28 febbraio 2006
 
di Stephen Gaghan, con Gorge Clooney, Matt Damon, Jeffrey Wright, William Hurt, Amanda Peet, Christopher Plummer (Stati Uniti, 2005)
 
Autore oscarizzato per la sceneggiatura di TRAFFIC alla sua seconda prova registica Stephen Gaghan non rinnega le particolarità del film di Steven Soderbergh. Se quell'inchiesta sul traffico della droga partiva dai quartieri sfavoriti di Cincinnati per spostare la macchina da presa in ben 110 siti diversi da Cleveland a Los Angeles, da San Diego a Washington e al Messico, SYRIANA si presenta egualmente come una ragnatela corale da capogiro, forse a sottolineare un parallelismo fra le due situazioni: destinata volitivamente e emotivamente (anche se non proprio razionalmente) a tradurre la complessità e la perversione globalizzante delle lotte di potere all'interno della produzione e della speculazione petrolifera in una maxi-inchiesta che coinvolge una settantina (!) di personaggi per mezzo mondo, dalle varie capitali del Medio Oriente agli Stati Uniti, da Ginevra a Marbella.

Dall'intrico fittissimo creato dal montaggio finiscono finalmente per risaltare i burattini di un gioco troppo grande per loro: un economista (Matt Damon) che si illude ipocritamente di aiutare un principe ereditario arabo illuminato, un avvocato di colore (Jeffrey Wright) la cui società petrolifera flirta troppo da vicino con il Dipartimento di giustizia, un agente della CIA (George Clooney) che vede svanire l'epoca degli idealismi per quella dei calcoli cinici, un operaio pachistano (Mazhar Munir) che un licenziamento brutale sospinge nella rete dei predicatori e dei kamikaze integralisti.

Encomiabilmente sostenuto da George Clooney che dopo il suo splendido GOOD NIGHT AND GOOD LUCK conferma la propria mirabile attenzione ai valori civili e politici SYRIANA si costruisce sulle proprie qualità, l'ambizione del discorso, la voracità insaziabile di quella cinepresa portata a spalla, l'attenzione agli umori di quella mappa geografia esplorata incessantemente. Ma il film si disunisce (o, meglio, non riuscirà ad unirsi) in una forma e quindi in significato che non sia quello di perdersi nella propria complessità. Con il rischio, più che spiacevole visto l'impegno degli autori e l'importanza del tema, di lasciare nell'indifferenza lo spettatore.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda